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Adtraction 2024 Oslo 43

May 05 2025

Perché sempre più brand stanno diversificando il proprio marketing mix oltre Google

Nel contesto digitale attuale, basare la propria strategia in parte o unicamente su Google rappresenta un rischio strategico. L’aumento dei costi pubblicitari, la progressiva riduzione della visibilità organica e l’evoluzione del comportamento dei consumatori rendono urgente ripensare il media mix. Sempre più aziende stanno integrando canali performance-based, migliorando la redditività e rafforzando il proprio vantaggio competitivo.

Nel contesto digitale attuale, basare la propria strategia in parte o unicamente su Google rappresenta un rischio strategico. L’aumento dei costi pubblicitari, la progressiva riduzione della visibilità organica e l’evoluzione del comportamento dei consumatori rendono urgente ripensare il media mix. Sempre più aziende stanno integrando canali performance-based, migliorando la redditività e rafforzando il proprio vantaggio competitivo.

 

Nel 2024, i costi pubblicitari su Google hanno continuato a crescere: il CPC su Google Ads è aumentato in quasi tutti i settori, mentre lo spazio organico nei risultati di ricerca si è ridotto, lasciando sempre più spazio agli annunci a pagamento.

 

Parallelamente, l’esperienza di ricerca si è frammentata e nuovi player come TikTok e ChatGPT stanno ridefinendo il modo in cui i consumatori scoprono prodotti e servizi. Oltre il 50% della Gen Z usa già TikTok per cercare prodotti, mentre strumenti conversazionali come ChatGPT stanno rivoluzionando i percorsi di acquisto online.

 

Google rimane una leva fondamentale in ogni strategia di marketing, ma non dovrebbe essere l’unica” afferma Simon Gustafson, CEO di Adtraction. “Come piattaforma di partner marketing attiva in numerosi settori, vediamo un chiaro aumento dell’interesse verso la diversificazione. I brand vogliono ridurre la dipendenza da singole piattaforme e attivare canali complementari per raggiungere i loro clienti.”

 

Diversificare conviene – e i risultati lo dimostrano

 

I brand che ampliano la propria strategia adottando un approccio multicanale stanno ottenendo risultati tangibili: più vendite, maggiore visibilità e acquisizione clienti più efficiente. È il caso di Blivakker e Cocopanda, che hanno attivato nuove partnership strategiche per raggiungere pubblici finora poco esplorati.

 

Abbiamo ottenuto ottimi risultati quando abbiamo iniziato a guardare oltre Google – non solo in termini di vendite, ma anche per visibilità e engagement,” spiega Sara Åström, Marketing Manager di Brandsdal Group. “Integrare nuovi canali e attivare nuove partnership ci ha permesso di intercettare audience che prima non raggiungevamo, ed essere meno esposti alle fluttuazioni dei costi della search.”

 

Un marketing mix più ampio consente di raggiungere più clienti e ridurre la dipendenza da un’unica piattaforma. Che si tratti di app, influencer, content partner o altri canali digitali, la diversificazione offre più punti di contatto con il consumatore e un maggiore controllo dei costi.

 

“La buona notizia è che molti di questi canali lavorano con un modello a pura performance,” aggiunge Gustafson. “A differenza del modello CPC di Google, dove si paga per ogni clic a prescindere dai risultati, i modelli CPO garantiscono che il brand paghi solo quando genera effettivamente valore.”

 

Diversificare non è più un'opzione – è una necessità

 

In un ecosistema in continua evoluzione, dove le abitudini cambiano rapidamente e la competizione si fa sempre più intensa, puntare tutto o buona parte su un’unica piattaforma limita il potenziale di crescita. Espandere il marketing mix non è più solo un’opportunità: è un passaggio fondamentale per assicurare una crescita sostenibile, ottimizzare i costi e rafforzare la propria presenza sul mercato. La diversificazione non è solo una scelta strategica: è la chiave per il successo nel lungo periodo.